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Collaudo statico

Che cos’è il collaudo statico di un’opera?

Il termine collaudo statico, nell’ambito dell’ingegneria civile, si riferisce a un insieme di operazioni messe in atto, all’atto della costruzione dell’opera, al fine di accertare e verificare la corrispondenza tecnica e il suo corretto funzionamento eseguite secondo le prescrizioni del progetto prima che questa sia destinata all’utilizzo.

Come si esegue il collaudo statico un’opera?

Il collaudo avviene attraverso delle operazioni che si differenziano secondo l’opera da collaudare, basti pensare, ad esempio, a un edificio, a un muro, a un solaio, etc.

Durante il collaudo vengono eseguite delle prove che scaturiscono da dei metodi di verifica e che permettono poi di misurare la risposta dell’opera progettata a delle condizioni che simulano le condizioni reali alle quali si prevede che l’opera sarà sottoposta durante il suo funzionamento.

Nel caso di strutture portanti di edifici o infrastrutture, durante il collaudo statico, si possono eseguire delle prove di carico, che hanno lo scopo di verificare la stabilità strutturale dell’opera costruita.

Quali sono le modalità di esecuzione del collaudo statico di un’opera?

Di seguito si riportano le diverse modalità che possono essere adottate per lo svolgimento del collaudo statico di un’opera.

Il collaudo statico di un edificio consiste in un attento e scrupoloso controllo della struttura con particolare attenzione agli elementi costruttivi di maggior rilevanza statica (solaio, travi, pilastri, scala, sbalzi, etc.) e da una verifica della struttura nel suo comportamento di insieme.

Il collaudo statico può essere svolto secondo due modalità:

  • collaudo statico finale;
  • collaudo statico in corso d’opera.

In cosa consiste il collaudo statico finale di un’opera?

Il collaudo statico finale prevede che le operazioni di collaudo siano svolte dopo l’ultimazione delle strutture e il collaudatore ha 60 giorni di tempo per effettuare il collaudo.

Cosa prevede il collaudo statico in corso d’opera?

Il collaudo statico in corso d’opera prevede che le operazioni di collaudo si sviluppino lungo tutto l’arco temporale delle opere, dall’inizio della realizzazione delle strutture alla loro ultimazione. Tale procedura è motivata da difficoltà tecniche e da complessità esecutive dell’opera stessa e deve comprendere ispezioni nelle fasi costruttive degli elementi strutturali più importanti e dell’opera nel suo complesso.

L’ispezione dell’opera dovrà essere eseguita alla presenza del Direttore dei Lavori e del Costruttore confrontando in contraddittorio il progetto depositato in cantiere con il costruito.

Chi definisce le modalità di esecuzione del collaudo statico di un’opera?

È facoltà del collaudatore in relazione alla propria esperienza ed alla tipologia dell’opera, utilizzare tutti i mezzi di indagine ritenuti più opportuni necessari a definire la collaudabilità statica dell’opera stessa.

Quali sono i requisiti che il collaudatore deve possedere?

L’incarico di collaudo è affidato a tecnici liberi professionisti, ingegneri, architetti, geometri, periti edili, con specifica esperienza e competenza, purché:

  • siano iscritti da non meno di 10 anni negli albi dei relativi Ordini Professionali per opere di importo superiore ad un milione di euro, mentre per importi inferiori o uguali ad un milione di euro la suddetta anzianità è ridotta a 5 anni;
  • non abbiano preso parte ai lavori oggetto di collaudo in nessuna delle varie fasi di progettazione, direzione ed esecuzione.

Chi nomina il collaudatore?

Il collaudatore è nominato dal committente contestualmente alla denuncia di inizio lavori; la scelta è discrezionale e nell’atto di accettazione il collaudatore deve attestare di possedere i requisiti necessari a ricoprire tale ruolo.

Quando è obbligatorio il collaudo statico di un’opera?

Il collaudo statico, come ben definito dalla legislazione nazionale, è una parte del collaudo generale tecnico amministrativo dell’opera e riguarda il giudizio sul comportamento e le prestazioni delle parti strutturali dell’opera che svolgono funzione portante.

Esso si rende necessario per tutte le costruzioni in conglomerato cementizio e metalliche la cui sicurezza possa comunque interessare la pubblica incolumità.

Quali sono le finalità del collaudo statico?

La finalità del collaudo statico di un’opera è quella di verificare che le opere siano eseguite a regola d’arte e nel rispetto del progetto e delle norme vigenti, assicurando, pertanto, la stabilità strutturale dell’opera realizzata.

Norme di riferimento

Legge n. 1086 del 5/11/1971 – Art. 7 Collaudo Statico

Legge n. 64/74.

D.P.R. n. 380 del 6 giugno 2001 – Art. 67 – Collaudo Statico

D.P.R. n. 207 del 5 ottobre 2010 – Art. 216 Nomina del collaudatore

D. M. 14 gennaio 2008 “Norme tecniche per le costruzioni” – Capitolo 9 Collaudo Statico