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Allo sportello, l’esperto risponde: VINCOLI PAESAGGISTICI

Come faccio a sapere se il mio immobile è sottoposto a vincolo paesaggistico?

Il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs n. 42/2004) e il Piano Paesaggistico Regionale (PPR) individuano i vincoli paesaggistici presenti nel territorio nazionale e regionale. I vincoli paesaggistici definiti nel D.Lgs n. 42/2004 sono:

         le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale, singolarità geologica o memoria storica, ivi compresi gli alberi monumentali;

         le ville, i giardini e i parchi che si distinguono per la loro non comune bellezza;

         i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri storici ed i nuclei storici;

         le bellezze panoramiche e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze;

         i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare;

         i territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi;

         i fiumi, i torrenti, i corsi d’acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna; 

         le montagne per la parte eccedente 1.600 metri sul livello del mare per la catena alpina e 1.200 metri sul livello del mare per la catena appenninica e per le isole;

         i ghiacciai e i circhi glaciali;

         i parchi e le riserve nazionali o regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi

         i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento;

         le aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici;

         le zone umide incluse nell’elenco previsto dal D.P.R. n. 448/1976;

         i vulcani

         le zone di interesse archeologico.

         le dichiarazioni di importante interesse pubblico delle bellezze naturali o panoramiche, notificate in base alla legge n. 778/1922; 

         gli elenchi compilati e le dichiarazioni di notevole interesse pubblico notificate ai sensi della legge n. 1497/1939; 

         i provvedimenti di riconoscimento delle zone di interesse archeologico;

         gli elenchi, le dichiarazioni di notevole interesse pubblico notificate e i provvedimenti di riconoscimento delle zone di interesse archeologico emessi ai sensi del decreto legislativo n. 490/1999.

Per sapere con precisione se il vostro immobile è sottoposto a vincolo paesaggistico, oltre a consultare le carte del PPR, potete richiedere il Certificato di sussistenza di vincolo paesistico all’ufficio competente nel Servizio di tutela del paesaggio della vostra provincia o della vostra regione. Alla richiesta del certificato dovranno essere allegati i documenti catastali e quelli relativi all’ubicazione dell’area interessata.

Se il certificato darà esito negativo sulla sussistenza di vincolo, non ci sarà bisogno di richiedere l’autorizzazione paesistica per apportare modifiche allo stato dei luoghi. Se, invece, l’esito sarà positivo e dunque il vincolo paesaggistico sussiste, qualsiasi intervento e qualsiasi modifica all’aspetto dei luoghi o degli edifici dovrà essere preventivamente autorizzato.

 

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